Kitchen Girl

E’ stato bel-lis-si-mo avere questi (incredibilmente tanti) giorni di festa per riposarmi e stare con le persone più care, ma anche per scrivere e postare tanto, tutto è stato superiore alle mie aspettative e sono stata così presa a fare e sbrigare che stavo per dimenticarmi che il giorno fisso deputato alla pubblicazione dei miei articoli è sabato, ovvero… oggi!!!

E anche oggi sono felice di pubblicare due ricette! Sono due perché sono una il contorno dell’altra: quest anno alla Vigilia infatti ho servito la pescatrice al forno con contorno di caponata, inizialmente volevo scrivere un post unico ma poi ho cambiato idea e ho pensato che mescolare le due cose avrebbe creato una certa confusione. Per di più mi è stato fatto (giustamente) notare che pubblico poche ricette vegetariane e ho preferito lasciare un piatto di verdure come la caponata da parte, per darle maggiore importanza.

Stavo riflettendo su questa osservazione che in quasi tutte le mie ricette c’è carne in qualche misura e in effetti un po’ mi dispiace, perché nella vita non sono questa gran carnivora e in fondo in fondo so che la via vegetariana sarebbe una scelta eticamente molto forte e corretta. In ogni caso trovo giusto dare spazio ed idee anche a chi non ama la carne, per gusto o per rinuncia consapevole quindi  cercherò di impegnarmi anche su questo fronte. Detto questo mi lancio in una velocissima descrizione della mia pescatrice al forno, semplicissima, molto delicata ma allo stesso tempo gustosa. Per preparala servono pochissimi ingredienti, ovvero:

1. una bella rana pescatrice, o coda di rospo che dir si voglia
2. un limone non trattato
3. una manciata di semi di finocchio
4. curcuma macinata
5. pangrattato
6. mezzo bicchiere di vino bianco secco
7. sale e pepe q.b.

Una volta che avete gli ingredienti praticamente avete la ricetta…. a parte per un dettaglio: prima di procedere bisogna pulire la pescatrice,  ma anche questa operazione non è esageratamente complessa, anzi potrei dire che è alla portata di tutti… dico potrei perché io stessa me la sono fatta già pulire dal pescivendolo (eh-eh!, furbacchiona iooo!!). In realtà me l’ha pulita in parte perché ho asportato io la testa che ho usato per fare il brodo, lo stesso che ho usato per preparare i bigoli al posto della normale acqua salata).

In ogni caso, davvero non è difficile pulirla, vi spiego rapidamente come fare: dovete posizionare il pesce su un tagliere e con l’aiuto delle forbici o di un coltello affilato, tagliare le pinne laterali. Praticate un’incisione sotto la pancia e rimuovete le interiora. Quindi praticate un taglio sul dorso  per eliminare la testa. Sciacquate la pescatrice sotto l’acqua corrente, poi incidete sotto la pelle all’altezza della pinna dorsale e eliminate la pelle tirandola verso la coda come fosse un calzino. Infine rimuovete l’ultimo pezzetto della coda.

Ponete il pesce sulla carta forno adagiata direttamente sulla placca, salate e pepate da entrambi i lati, irrorate con il vino spolverate con i semi di finocchio e della buccia di limone grattuggiata, infine ricoprite tutto con pangrattato mescolato a della curcuma (io avevo trovato un preparato già pronto molto buono). Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per circa 20 minuti, finché sarà leggermente colorita in superficie: mi raccomando non fatela asciugare troppo per evitare che diventi stopposa.

Servite il pesce accompagnato dalla caponata classica alla siciliana alla cui ricetta vi rimando subito subito!!

Uh, quasi dimenticavo: se vi state chiedendo cosa sia la scritta sulla tazza che compare nella prima foto qui sopra ve lo spiego subito: è il retro della bomboniera di una mia amica che ha colto l’occasione specialissima del suo matrimonio per promuovere un’Associazione che le sta molto a cuore. Ho pensato di farle questo regalino a mia volta, quindi vi lascio il link del loro sito : poiché a breve sarà tempo di 730 se non sapete a chi dedicare il 5×1000… ecco, adesso avete uno spunto in più in merito a chi destinarlo, il c.f. è 93087110230 !!

That’s all folks!!