7 tips: How to get away with TRASLOCO! (ovvero i miei consigli per uscirne vivi)

Mi sembra stranissimo tornare a scrivere…avevo già promesso che sarei stata più costante nonostante il trasloco e invece non sono riuscita a mantenere il proposito, sommersa da fiumi di abiti spiegazzati, di nastro adesivo appallottolato, scatoloni accatastati e di fogli di giornale che se non valgono niente perlomeno proteggevano le mie stoviglie. E poi le corse in Comune per la chiave dei bidoni della raccolta differenziata, telefonate per gli allacciamenti di luce, acqua gas e telefono ecc. ecc. ecc.

Ormai Pasqua è passata e non vi ho cucinato niente per il pranzo di Pasqua o per il pic-nic di Pasquetta… male Ele, moooolto male! (E, sì mi sono autodenigrata spesso come blogger ultimamente). Spero di porre rimedio almeno in parte e mi auguro che questo sia l’ultimo periodo realmente folle e incasinato, almeno per un po’.

Oggi colgo l’occasione per un post un po’ diverso, dedicato proprio alla recente esperienza del trasloco. In particolare il mio è stato un trasferimento dalla casa piuttosto grande e con mobili di proprietà che dividevo con il KitchenDaddy ad un appartamento arredato, decisamente più piccolo e da condividere con il Lungo Capo. Bene, mi piazzo sul mio divano davanti a Netflix e a How to Get Away with Murder e inizio a mettere insieme qualche consiglio per chi ha in programma di fare una scelta simile o ci sta iniziando a pensare. Non credo di rivelare delle verità assolute ma credo anche che ci siano delle piccole cose che non ci si aspetta possano avere un reale peso nell’organizzazione e gestione del passaggio da una casa all’altra.

1- Sopralluogo: Anche se prima di siglare il contratto chiaramente avete già visto l’appartamento, magari più volte, chiedete un al padrone di casa di fare un sopralluogo dopo che i precedenti inquilini sono andati via e hanno terminato i lavori di piccola manutenzione e tinteggiatura. Noi eravamo di fretta, oberati di impegni e ci è passato di mente di chiederlo. La casa è in buonissime condizioni, ma ci siamo resi conto fin dal primo giorno che c’erano state delle piccole carenze nella sistemazione dell’appartamento (un paio di prese elettriche mezze rotte, sedie con la tappezzeria danneggiata e parecchie mancanze nelle pulizie, in particolare della lavatrice che era in condizioni igieniche inimmaginabili). Io ho un padrone di casa che nasconde a stento delle ali da angelo e ha sistemato tutto senza problemi i piccoli danni e noi stessi chiaramente eravamo già decisi a pulire a fondo l’appartamento prescindere dalle condizioni in cui l’avremmo trovato ma siamo stati fortunati, una volta entrati avremmo potuto essere considerati responsabili dei danni e avremmo dovuto sostenere le spese e le scocciature.

2- No ai doppioni! Se andate a convivere col compagno o il coniuge parlatevi, vedete di capire cosa possedete e cosa vi serve, in termini di stoviglie, piatti, elettrodomestici e attrezzi. È inutile stipare casa di attrezzature identiche… noi abbiamo già scovato tre spremiagrumi e due tritatutto. In compenso io ho lasciato a mio padre il frullatore ad immersione e il Lungo Capo ha fatto lo stesso con sua madre, così ora non ne abbiamo nemmeno uno (e io sono in astinenza da lame rotanti!!!). E ok, in questa casa ci si droga di caffè, ma ho trovato al limite del ridicolo la nostra fornitura di ben 7 moka!! (5 comunque sono del Lungo Capo e devo ancora capacitarmi di questo accumulo compulsivo di caffettiere)

3- Regali da parenti e amici: Valutate attentamente cosa dite ad amici e parenti che si dimostrano così gentili e generosi da offrirsi immediatamente di farvi dei regali per la casa. Io ho un tris di amiche fantastiche che mi hanno sommersa di regali realmente utilissimi e che ringrazio tanto tanto tanto, inoltre mi sono arrivati altri pensierini davvero graziosi da alcuni membri della mia compagnia. D’altro canto ho dovuto arginare le proposte di alcuni parenti circa doni potenzialmente inutili o ingombranti. Fatelo anche voi, non accettate per gratitudine o per educazione cose di cui non avete bisogno e se vi si chiede apertamente cosa desiderate evitate di rispondere subito, aspettate di aver sistemato tutto e di aver deciso che “impronta” dare alla casa e solo in seguito suggerite qualcosa che veramente vi manca o che si abbini al vostro stile.

4- Rispettate gli spazi reciproci e i tempi dell’altro: qui faccio un mea culpa… appena aperti gli scatoloni ho iniziato a riporre a raffica le MIE cose a MIO modo secondo le MIE abitudini. E naturalmente al Lungo Capo che è più riflessivo e “lento” si è indispettito spesso perché riteneva di trovare già occupati tutti gli spazi che sperava di poter sfruttare per sé. D’altro canto a me veniva il latte alle ginocchia perché i miei bagagli erano già aperti e sistemati (magari male, magari in maniera provvisoria) mentre i suoi erano sparsi a mucchi in giro per le stanze in attesa di giudizio. E via di baruffe, che dopo pochi giorni ci avevano già sfiancato. Ci siamo guardati negli occhi e abbiamo deciso di cambiare registro. E’ una tentazione forte cadere nei propri cliché e nel proprio modus operandi abituale. Beh ora non siete più nella casa di famiglia o nella casa da single, è importantissimo confrontarsi, chiarirsi e parlare parlare parlare. No a mugugni, a silenzi per il quieto vivere o a scatti di nervosismo. Mettetevi il cuore in pace, le discussioni all’inizio saranno quotidiane e se gestite male diventano stressanti.

5- Bando ai sentimentalismi: Il trasloco è un momento di passaggio e in qualche modo l’inizio di una nuova vita… quindi approfittatene per buttare una volta per tutte i “cadaveri” del passato: disfatevi dei jeans di quando avevate 18 anni e onestamente mai più messi perché diciamocelo… non avete più la stessa taglia e la scusa di “ma adesso mi metto a dieta e ci rientro” è una balla psicologica colossale. Se vi mettete a dieta e dimagrite davvero premiatevi con un paio di jeans nuovi. Ammettiamolo: spesso abbiamo una marea di roba che non ci piace, che non è legata a nessun ricordo particolare eppure la teniamo lì. Donate vestiti, giocattoli e qualsiasi altra cosa inutile ma ancora in buono stato e lanciate nella pattumiera tutto il ciarpame. La nuova casa si merita cose nuove (o perlomeno in buono stato).

6- Occhio alle scelte “forti”: non partite in quarta comprando mobili o complementi d’arredo impegnativi sull’onda dell’impulso e di quella vocina interiore che urla “prendi quel BELLISSIMO quadro ENORME e dai colori estremamente ACCESI”. Scegliete quali forme e colori siano maggiormente armonici rispetto alle singole stanze e agli arredi già presenti, alla grandezza delle camere e alla luce. Solo dopo aver dato un impronta neutra e omogenea potrete disporre elementi arditi o dalle tinte a contrasto… in realtà noi siamo ancora alla prima fase dell’acclimatamento e stiamo ragionando su quale copridivano orientarci. La zona giorno è su colori tenui e molto chiari a parte un angolo dove ci sono alcuni piccoli mobili neri, per i complementi d’arredo ci stiamo orientandoci sull’azzurro, ma anche l’arancio acceso è ancora in lizza… vedremo!

7- Vivere la casa, non farsi vivere dalla casa: avevamo due camere… una l’abbiamo completamente stravolta in modo che diventasse uno studio e ospitasse comunque un divano che diventasse letto per eventuali ospiti che speriamo di avere presto. Io ho una cucina piccola (un problema per me che cucino e fotografo) e sto ancora disponendo, spostando e cambiando posto a elettrodomestici e a attrezzature varie. Ogni volta che mi rendo conto di non avere praticità nel prendere qualcosa dagli stipetti cambio posto a tutto e ricomincio da capo fino a che non trovo la soluzione ideale. Nel frattempo sto ragionando su una serie di pensili che voglio acquistare man mano e magari farmi fare su misura… Pur avendo una casa già arredata insomma stiamo cercando di adattare la casa alle nostre esigenze e non noi stessi alla casa, anche se vuol dire avere ancora un bel po’ di disordine ad un mese dal trasloco (e non vi nascondo che per me è un po’ un trauma perché nella mia testa nel giro di una settimana avremmo dovuto avere una casa degna di Vogue Home. Sì, sono pazza lo so).

Bene, come vi dicevo non ho scoperto la Pietra Filosofale, l’Elisir di Lunga Vita o altro, ma ci tenevo a condividere la nostra esperienza con voi!! E ora ci si rimette ai fornelli, stavolta per davvero!)

That’s all folks!

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