Tortine morbide della Pills

Sono così contenta di presentare una delle millemila ricette della mia amica più talentuosa quando si parla di pasticceria (e non solo di pasticceria)…un dolce della Silvia!!! Per fortuna/purtroppo (no. per fortuna!) la mia vita è strapiena di Silvie e per non generare confusioni visto che le nomino e le nominerò spesso la mia superospite di oggi ve la presento come Pills. E’ una delle mie amiche/sorelle di vecchia, vecchissima, giurassica data, è bella, intelligente, di successo… vi chiederete perché in tutti questi anni non l’abbia ancora uccisa… beh ma perchè è anche simpatica e buona come il pane, anzi come le sue Tortine Morbide!!

Ma prima di passare agli ingredienti ed al procedimento come sempre vi faccio conoscere la mia ospite tramite qualche domandina del The Good Tag! (le sue risposte mi sono piaciute un sacco!!)

  1. Marcel Proust andava alla ricerca del suo tempo perduto assaporando madeleines…. Qual è il cibo che risveglia in te dei ricordi del passato? Sono due: riso e piselli e le tagliatelle fatte in casa di mia nonna, rigorosamente condite con la “conserva”. Un sugo di pomodoro che preparava facendo cucinare per ore i pomodori freschi con le verdure, rigorosamente dell’orto e sempre sulla piastra della cucina economica, mai sul fornello a gas. Il risultato era un sugo denso, quasi quanto il concentrato di pomodoro. E la casa profumata per giorni..
  2. Meglio mangiare o cucinare? Entrambi. Amo mangiare bene, ma forse quasi di più cucinare. Lo faccio anche se sono sola o stanca e soprattutto se sono nervosa, su di me la cucina (ed in particolare la pasticceria) esercita da sempre un effetto calmante. Quando ero bambina passavo molto tempo da mia nonna e la sua soluzione a tutto era il cibo: qualcuno sta male? Cucina qualcosa che ama. Si litiga? Cucina un piatto che piace a tutti. Sei nervoso/stanco o hai bisogno di pensare? Fai una torta. Ecco, credo di aver portato con me questa “filosofia di vita” anche da adulta…
  3. Qual è stato il primo piatto che hai cucinato da solo in tutta la tua vita? Avevo forse forse sei anni… ed ovviamente era una torta. Al cioccolato 
  4. L’eterno quesito che “divide” il mondo: dolce o salato, a quale emisfero appartieni? Se devo mangiare, salato. Ma per cucinare… dolce tutta la vita!!
  5. Cucina etnica…quale paese ti ha rubato il cuore ed il palato? Mah… amo sperimentare e cambiare, non saprei dire quale cucina preferisco in assoluto. Sushi, indiano, messicano… ma anche thai, eritreo, greco… insomma, perchè limitarsi??
  6. Non Vivo più Senza Te VS Stai Lontana da me: qual è la pietanza più buona del mondo e qual è la cosa a cui solo a pensarci ti viene la nausea? Difficile scegliere i preferiti, dipende dalla giornata… di certo nella mia top five rientrano tiramisù, i miei buonissimi cupcake (in questo caso SO di non dover essere modesta), un paio di risotti e…. la “sparagagna”!!! Non mi piacciono proprio invece amaretti, melanzane e tutte le preparazioni molto acide.
  7. Il gioco del se fosse (Raffaellona style!)….se fossi un drink che cosa saresti e perché? E se fossi un metodo di cottura? Un utensile da cucina? Il drink: un Mojito, con tanta tanta menta, perchè unisce dolcezza e gusto pungente. Il metodo di cottura: al forno, perchè con la giuste attenzioni e una buona dose di pazienza, riesce a trasformare e dare sapore anche alle preparazioni che apparentemente sembrano più “piatte”. L’utensile: in questo momento di certo la planetaria, per le possibilità di sperimentare e la versatilità.
  8. Qual è l’ingrediente “salvacena” a cui non puoi rinunciare nella tua dispensa o nel tuo frigo, il più versatile? Più di uno: zucchine e carote, il riso, in tutte le forme e preparazioni e un qualche tipo di formaggio… dipende sempre da cosa mi ispira.
  9. Qual è stato il tuo ultimo esperimento culinario? Una torta vegana con le mele… realizzata “su commissione” e sulla quale avevo diversi dubbi… insomma, togliere tutto quello che crea sapore mi lasciava perplessa… e invece è stata un successo!
  10. Menù delle Feste: quali sono i piatti tipici o di famiglia che vengono riproposti anno dopo anno a Natale, Pasqua, Carnevale o in occasione di altre ricorrenze? A Natale cappelletti (fatti in casa con la collaborazione di tutte le donne della famiglia), cardi della “nonna” Cicci e zampone. A Pasqua l’agnello al forno e a Carnevale le mitiche castagnole della mia mamma.
  11. Epic Fail!!!! Quale è stato il tuo più grande disastro in cucina? Una torta senza uova, dove credo di aver dimenticato anche altro però, perchè sembrava gomma da masticare… finita diretta nel cestino!!
  12. Non solo gusto, abbiamo 5 sensi!! Un cibo da toccare, un cibo da vedere, un cibo da ascoltare e un cibo da annusare… Torta margherita da toccare, passatelli o fregola ai frutti di mare da guardare, mela pink lady croccantissima da ascoltare quando la mordi e pane appena sfornato da annusare.
  13. Quando hai tanto, tanto tempo a disposizione a quali preparazioni gastronomiche ti dedichi con tutta calma? Ehm… facciamo che te lo dico quando riuscirò ad averne??? 

E adesso ecco a voi le dosi per preparare 8 tortine (dimensione muffin):

  1. 85 g farina 00
  2. 70 g zucchero
  3. 45 g acqua
  4. 45 g olio di semi (meglio ancora vinacciolo perché è insapore una volta cotto)
  5. 1/2 fialetta vaniglia o rapatura limone
  6. 1 uovo
  7. 4 g di lievito in polvere
  8. Un pizzico sale
  9. 8 cucchiaini di marmellata a piacere (oppure del cioccolato grattato)

Forno normale preriscaldato a 180′, cottura 15-20 min.

In una ciotola mischiate con le fruste elettriche zucchero, il pizzico di sale e l’uovo, fino a che il composto diventa chiaro e montato, aggiungendo poi l’aroma di vaniglia.

Mischiate farina e lievito in una ciotolina, in un’altra olio e acqua e poi aggiungete i due mix all’impasto, alternandoli tra loro. Se alla fine fosse molto liquido, aggiungere un altro cucchiaio di farina.

Da qui in poi potete aggiungere quel che volete, tipo cioccolato grattato (no gocce perché troppo pesanti).
Una volta completati riempite i pirottini per tre quarti e infornate.Noi li abbiamo fatti ripieni di marmellata, questo però richiede una doppia cottura, ovvero: mettete un cucchiaio di impasto nella base del pirottino e infornate per 5 min. Poi sfornate, aggiungete un cucchiaino di marmellata facendo attenzione che stia al centro e non sbordi, quindi coprite con altro impasto. Poi infornate per altri 15 min. Questo passaggio è importante perché l’impasto molto morbido/liquido altrimenti farebbe “cadere” la marmellata.

Bene, domani sappiamo cosa mangiare a colazione, grazie Pills, te vojo ben!!!

That’s all folks!

PS. Altri dolci?? Li trovate tutti qui!

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