7 tips (again): altri consigliuzzi furbi per non sprecare in cucina

Quasi due anni fa vi avevo dato qualche consigliuzzo anti spreco, vi metto il link del primo articolo qui!

Quest anno facciamo il bis, probabilmente molte cose le conoscete già, ma se almeno una di queste cose non la sapete, non la fate o non vi è mai venuta in mente ne sarò contenta! Ok, let’s go!

1 – La frittata di spaghetti!

Sicuramente tutti i cuochini meridionali, soprattutto i campani la conoscono già alla perfezione e probabilmente l’hanno vista fare da mamme e nonne, l’hanno ricevuta come merenda per la ricreazione o addirittura come spuntino per le gite. Per i Nordici come me potrebbe essere una scoperta piacevolissima… Un giorno vi mostrerò per bene come si fa, in ogni caso ora vi dico velocemente cos’è: come dice il nome è una frittata, quindi un composto che ha alla base le uova e che si cuoce in padella (o anche al forno). La particolarità è che si farcisce proprio con gli spaghetti avanzati (per 200 grammi di spaghetti servono 4 uova), o con qualsiasi formato di pasta del giorno prima, magari condita con del sugo, ma anche con del ragù o qualsiasi condimento. E se si vuole strafare si può anche optare per imbottirla con affettati o formaggi. Spaziale! (vi confesso che la faccio anche da zero, quando non ho avanzi!!!)

frittata di spaghetti

2 – Una testa dolcissima…

Questa non è una cosa da mangiare, ma è una piccola chicca per utilizzare lo zucchero di canna se a causa dell’umidità inizia a “impaccarsi” e a perdere l’autonomia dei suoi piccoli granelli che diventano una mattonella rigida e appiccicata al fondo della zuccheriera: usatelo per il co-washing! Ovvero per il conditioner washing, il metodo alternativo e delicato per il lavaggio dei capelli che spopola da anni in rete e che, seppur non adatto a sostituire perennemente lo shampoo, può essere utilizzato ogni circa 4 lavate…il potere lavante è leggermente ridotto, in compenso i capelli risultano morbidissimi e lo zucchero effettua un delicato effetto scrub, un piacere per la cute. Scegliete un balsamo molto liquido (io uso quello al cocco di Splend’Or, che costa una bazzecola ed è perfetto per questo uso): mettete una dose piuttosto abbondante in una ciotolina e aggiungeteci un cucchiaio da minestra di zucchero di canna, quindi mescolate per bene fino a che i granelli non  si amalgamano bene, quindi lavate i capelli come al solito, insistendo bene sul cuoio capelluto coi polpastrelli e sciacquate con particolare cura.

zucchero di canna

 

3 – Polvere magica per le bruschette

Questa idea non è mia, ma la adoro… vi lascio il link del video del canale del bravissimo Federico di My Kitchen Club , in pratica insegna come essiccare le foglie di basilico e soprattutto le bucce dei pomodori avanzate quando si fanno le conserve fatte in casa. Vi indicherà due metodi: uno con l’essiccatore e uno con il forno a bassissima temperatura… io non ho l’essiccatore, quindi per le bucce uso esclusivamente il forno: è sufficiente adagiarle belle sparse su carta oleata e porle nel forno acceso alla minima potenza e tenuto leggermente aperto grazie al manico di un cucchiaio di legno. Io ci ho messo circa 8 ore. Al termine basta frullarle assieme a del sale (nel video è spiegato meglio) e riporle in un bel vasetto a chiusura ermetica… questa polvere è buonissima sopra bruschette (come quella qui sotto) e tartine, per aggiungere un tocco di colore ad una pasta e per molti altri usi. Io l’ho già usata sul blog per guarnire i miei flan poche settimane fa, se non l’avete notato cliccate qui per rivedervi la foto e la ricetta… e sicuramente non sarà l’ultima volta che vi capiterà di vederla sui miei piatti.

Bruschettina con polvere di pomodori essiccati

4-  Torta della salute con gli scarti della centrifuga

Tutti gli scarti della centrifuga di frutta… perché buttarli!? Potete riutilizzarli per un dolce da colazione ricco di fibre, magari da accompagnare proprio a un bel bicchierone di centrifuga (si dice che l’abbinamento dolci/bevande vada fatto esclusivamente per concordanza… più concordanza di così!?!). Fate scolare un bel po’ gli scarti della frutta, magari mettendoli nello scolapasta e pressandoli per far uscire il succo in eccesso (tenete un bicchiere sotto lo scolapasta per recuperarne il succo). Poi frullate tutto e pesate: a seconda di quanta frutta avete dosate gli altri ingredienti: servirà metà del peso in olio oppure burro, un uovo per ogni etto e la stessa quantità invece di zucchero e farina. Anche il lievito andrà dosato a seconda della quantità di impasto ottenuto: per esempio se avete 100 gr di fibre di frutta ai servirà 1 uovo, 50 ml d’olio di semi o di burro, 100 gr di farina , altrettanti di farina e 6 di lievito. Oliate uno stampo, riempitelo  col composto e infornate a 180° andando un po’ a  occhio coi tempi visto che non so quanto grande farete la torta… con le dosi che vi ho dato io basta una mezzoretta grosso modo (usate il buon vecchio metodo dello stecchino). Fate raffreddare nel forno spento e con un cucchiaio per tenerlo leggermente aperto.

torta della salute con avanzi fibre centrifuga

5 – Il brodo primordiale… di tutto un po’…

Solitamente il brodo si fa con sedano carota e cipolla e con altre verdure a piacere… io se in settimana prevedo varie preparazioni di verdura che hanno scarto vedo di conservare tutti quei preziosi avanzi in un contenitore ben chiuso e alla fine della settimana ne faccio un ottimo brodo. Ancora meglio se ho qualche osso da aggiungere. Cosa uso di solito? La parte finale, durissima, del gambo del broccolo, le foglie dei vari cavoli e broccoletti, nonché quelle del sedano. i gambi di finocchi, radicchio e carciofi, gli scarti delle verdure di campo e degli asparagi, la parte finale di zucchine e carote. Se uso patate e carote bio le lavo molto bene per togliere i residui di terra e ne riutilizzo le bucce…Non c’è limite  quello che si può usare e una volta filtrato il brodo è davvero spettacolare, più verdure ci sono e meglio è.. e alla fine un po’ di prezzemolo per dare carattere!

brodfo

6 – I fondi del caffè non servono solo per predire il futuro!!

Sapete quante cose si possono fare con la polvere compatta e tostata che rimane nella moka o nella macchinetta dopo aver fatto il caffè??? Un’infinità!!!! Vi faccio solo pochi esempi che permetteranno persino a questo scarto apparentemente irrecuperabile di avere una nuova vita:

  • Eliminare i cattivi odori: prendete un fondo di caffè, ponetelo in un piattino e fatelo asciugare al sole o sul termosifone, quindi riponetelo in frigo. Sempre per eliminare odori sgradevoli potete sciogliere il caffè in acqua calda e lasciarlo agire 20 minuti nel water.
  • Sgrassare la bistecchiera… il fondo del caffè aiuterà a scrostarla (e per essere ancora più ecologici ricavate una paglietta dalla retina che funge da sacchetto per i limoni).
  • Farvi belle/i: con i fondi del caffè potete fare un pediluvio revitalizzante, mescolati a poca acqua tiepida realizzerete un impacco riflessante per capelli (ottimo se già vi tingete i capelli tinta mogano… ritarderete il momento di rifare il colore), mescolati all’olio di oliva otterrete una crema/scrub utile anche per riattivare la circolazione (non voglio dire che sia un anticellulite valido, però…). E se avete yogurt scaduto da non molto e poco miele…ecco creata una profumatissima mascher idratante e levigante.
  • Liberarvi dalle formiche, mettendone un po’ all’entrata delle porte o delle finestre.
  • Concimare i fiori, sbriciolati direttamente nella terra o mescolati ad acqua.
  • Creare un puntaspilli antiruggine: una volta seccati due o tre filtri si possono infilare in un sacchettino di stoffa che una volta ben chiuso o cucito potrà ospitare aghi e spilli senza che arrugginiscano.

7-tips-fondi caffè1303

7 – La pizza di pane raffermo

Adoro tutte le ricette in cui si ricicla il pane vecchio! Questa preparazione l’ho vista in diversi siti e credo l’abbia fatta anche la Parodi: se avete un bel po’ di pane avanzato potete tagliarlo a pezzetti molto piccoli, ammorbidirlo con acqua e olio mentre lo si mescola e quindi lo si impasta (un po’ alla volta e senza tenere il pane ad ammollare lentamente perchè diventerebbe una cosaccia molliccia). Una volta realizzato un rustico impasto lasciatelo riposare un poco e preparate un sugo, magari insaporendolo con aglio, basilico, origano e/o peperoncino. Distribuite l’impasto su una pirofila o sulla leccarda rivestita di carta forno, pressatelo delicatamente per rendere la superficie piuttosto omogenea, quindi ricopritelo con la salsa, infornate a 180° per venti minuti, poi agite sulla manpola del forno in modo che il calore arrivi solo dal basso, quindi distribuite sulla superficie dei pezzetti di mozzarella e altri ingredienti a piacere, proprio come una pizza e lasciate cuocere per altri 5 minuti, così la parte inferiore diventerà croccantina mentre la parte superiore si scalderà, consentendo al formaggio di colare. Un altra idea recuperina per rendere pizzoso un semplice avanzo ve l’avevo già mostrata nel post sulla polenta pizza .

polenta-pizza52

Spero di avervi dato qualche buona idea!!!

That’s all folks!!

 

 

 

 

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