Ricettario di Bordo: Peperoni alla Mykonos

Direi che dopo un pacco di tempo è assolutamente opportuno riprendere in mano alcune vecchie abitudini, ovvero le ricette a tema: il Ricettario di Bordo e La Cuoca Seriale ed altre minicategorie sono in letargo da troppo tempo.

Ricominciamo con il Ricettario di Bordo perché s non si può viaggiare fisicamente vediamo di farlo con la mente e di ricreare un po’ di atmosfera.

Oggi  vi porto con me in Grecia, più precisamente a Mykonos! Facebook mi ricordava giusto pochi giorni fa che sono passati già 9 anni da quando io e la mia amica Francesca/La Socia, arci stufe di attendere che una decina di amici si decidessero circa le vacanze estive, abbiamo prenotato in 45 minuti volo più hotel e tanti saluti a tutti. E’ stata una vacanza bellissima, super internazionale (a metà vacanza siamo state raggiunte da una carissima amica canadese, Alex, assieme a sua sorella e un meeting italo-canadese su un’assolata isola greca ci è sembrata una cosa assolutamente fichissima), fatta di avventure sul quad, moltissimo vento, tante risate e…grandissime mangiate!

Devo dire che dopo la cucina italiana la mia cucina preferita è quella greca (solo dopo vengono l’irlandese e la giapponese) e in quella settimana abbiamo mangiato divinamente, oltrettutto l’affittacamere stupendo dove avevamo alloggio era corredato di una trattoria tipica assolutamente poco mainstream e di un ristorante sulla spiaggia dov’eri servito sotto tralci di vite oppure direttamente presso l’ombrellone.

L’ultima sera ricordo che abbiamo mangiato in un locale di Chora che ricordo come piuttosto stiloso e meno affollato degli altri e lì ho mangiato una cosa che non avevo mai sentito e che mi è piaciuta tantissimo, ovvero la seppia ripiena con feta greca, peperoni verdi e aneto. Mi è rimasta impressa in un modo assurdo e un paio di volte ho provato a replicarla a casa, all’epoca con alterne vicende, soprattutto perché anche se cucinavo già da anni mi mancava la tecnica su una marea di preparazioni, inoltre la seppia ancora oggi mi dà qualche problema, il rischio troppo dura/troppo chewing gum è perennemente alto.

Dal titolo avrete capito però che non vi voglio proporre una seppia. Oggi voglio replicare i sapori di quella sera imbottendo dei dolci e gustosi peperoni a corno, anche in tributo alla mia compagna di viaggio di allora che è vegetariana. Bando alle ciance, ciancio alle bande, ecco gli ingredienti che ho usato per due porzioni di peperoni ripieni:

  1. 2 peperoni a corno gialli
  2. 2 peperoni a corno rossi
  3. 200 gr di feta greca
  4. un quarto di cipolla rossa
  5. 80 gr di olive nere denocciolate
  6. un pezzo di pane secco (io avevo una pagnottina integrale con i semini ma va bene tutto
  7. una tazzina di latte caldo
  8. aneto essiccato
  9. peperoncino (opzionale)
  10. un giro d’olio evo
  11. pochissimo sale ma anche no

Taglio il pane a pezzi piccoli e lo metto in una ciotola ad ammorbidirsi con poco latte caldo. Sbriciolo la feta in una ciotola con le mani, poi trito al coltello olive e cipolla e le unisco alla feta. Aggiungo anche l’aneto e il peperoncino e mescolo. Quando il pane si è ben ammollato lo unisco al resto e lavoro bene con le mani. Se il composto dovesse essere non solo umido ma un po’ troppo bagnato potete aggiungere un po’ di pan grattato.

Dopo aver lavato bene i peperoni a corno taglio via la sommità, quella con il picciolo, ed elimino tutti i semini all’interno. Aiutandomi con un cucchiaio e con le mani imbottisco per la verdura con il composto, utilizzo anche il manico del cucchiaio per spingerlo bene fino in fondo ma senza pressarlo troppo.

Prendo una casseruola antiaderente munita di coperchio e la ungo con poco olio evo (è l’unico condimento che userò). Scaldo sul fuoco e aggiungo i peperoni. Faccio rosolare 5 minuti per parte a fiamma abbastanza vivace ma non altissima, aggiungendo pochissimo sale (se volete! L’interno è effettivamente molto sapido, io ne metto davvero una parvenza per equilibrare il sapore del peperone ma potete anche farne a meno). Aggiungo un mestolino con poca acqua calda, copro e lascio andare a fiamma bassa per altri 15 minuti o comunque fino a che la superficie del peperone sarà bella tenera.

Come vedete la ricetta è facilissima, il peperone a corno è saporito e secondo me meno pesante di quello tradizionale e non l’ho spellato. Il risultato è carnoso, saporito e ovviamente sa di Grecia!

That’s all folks!

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