Orzotto dell’ultimo minuto

Bene, avevo in previsione un orzotto di mare. L’orzotto per chi non lo sapesse è semplicemente un risotto con l’orzo al posto del riso, il processo è lo stesso: soffritto, tostatura, sfumo del vino, aggiunta di brodo e mantecatura.

Ma poi mi sono accorta di avere un po’ di cose da finire in frigo, quindi ho preferito dare priorità ad una ricetta di recupero, e procrastinare quello che volevo fare… Cosa avrò mai avanzato oggi?

  1. chiaramente avevo l’orzo, 170 gr per due persone (che non è un avanzo, visto che l’avevo preso per l’altra ricetta… ovviamente faceva parte dei Salvaminuti Pedon, ormai sono addicted!!)
  2. una fetta di pancetta affumicata tagliata spessa
  3. una gamba e mezza di sedano (impossibile non avere SEMPRE una costa di sedano dimenticata in fondo al cassetto del frigo)
  4. un quarto di cipolla bianca
  5. un quarto di latta di conserva ai pomodori datterini (non mi capacito ma ne restano sempre due dita e devo scegliere se aprirne ogni volta una lattina nuova)
  6. un fondo di bottiglia di vino rosso (con queste temperature non riusciva ad andarmi giù nemmeno mezzo bicchierino)
  7. un ciuffo di basilico che con sto caldo persino la pianta che ho a Treviso dal Lungo Capo sta “tirando gli ultimi”
  8. un cucchiaio di olio evo
  9. se volete… e io volevo… un piccolo peperoncino essiccato
  10. circa mezzo litro di brodo

Ho semplicemente ridotto a cubetti la pancetta, tritato la cipolla e ridotto a tocchetti il sedano (dopo aver eliminato con un pelapatate i filamenti duri), li ho versati un una larga padella antiaderente e grazie al grasso della pancetta non ho avuto bisogno né di olio né di burro mentre lasciavo appassire e soffriggere il tutto.  Ho poi versato l’orzo, l’ho fatto tostare leggermente ed ho sfumato col vino rosso. Ho poi iniziato ad aggiungere pian piano il brodo rimestando spesso ed aggiungendone ogni volta che tendeva ad asciugarsi. Ci è voluto circa un quarto d’ora perché l’orzo risultasse della giusta morbidezza, dopo i primi dieci minuti ho aggiunto anche la conserva di datterini ed il peperoncino sbriciolato e ho mantecato solo con poco olio alla fine, lasciando l’orzzotto leggermente “all’onda”. Qualche foglia di basilico spezzettato per una nota fresca ed ecco qui, come sempre ci vuole poco per creare un piatto “a sorpresa” con pochi ingredienti un po’ casuali… e voi cosa avete mangiato per pranzo in questa torrida estate?

That’s all folks!!

orzotto di recupero

1 commento

  1. […] tra io, me e i miei piatti ci siamo accordati: l’altra volta ho preparato un piatto last second, stavolta me la sono presa comoda e ho fatto le cose per bene per offrirvi un Orzotto ai Totani con […]

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